"Detenzione discrezionale, condizioni igieniche indecenti, uso (e abuso) di un potere esercitato tramite manganelli e lacrimogeni, somministrazione sistematica di psicofarmaci, violazioni dei diritti umani. Questo è stato per anni il CIE di Gradisca d’Isonzo, situazioni denunciate da avvocati, medici, giornalisti, associazioni ma anche commissioni governative e decine di parlamentari.
Per tutto questo nessuno ha pagato.
Nessuna indagine è mai stata aperta.
(…)
Cio’ che ci auguriamo e’ che gli echi di quella sentenza che a Crotone scosse le fondamenta del sistema CIE, il 12 dicembre 2012, arrivino finalmente anche a Gorizia. Forse allora ci sara’ qualcosa di cui parlare".
foto s.mangiameli
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